il
corpo
l'espressione
cellulite: soltanto un
problema estetico?
Un'altra situazione che
l’estetista si trova ad affrontare quotidianamente, è senz’altro la
cellulite sulla zona della fascia lata: ovviamente questo inestetismo ha una
genesi multifattoriale, ma squilibri della zona lombo-sacrale, sono un elemento
favorente all’instaurarsi di questa patologia disfunzionale. La lordosi
lombare, per quanto compensata o non evidente, può essere un elemento
determinante nel creare una disfunzionalità a livello dell’intera zona
pelvica: la tensione del diaframma, dei muscoli psoas e quadrato dei lombi
innescano tensioni e compressioni sull’apparato vascolare e linfatico,
favorendo ristagni e alterazioni distrettuali a livello del tessuto
connettivale.

Il perdurare di teli stati di
disarmonia e disequilibrio generano da un lato memorie che favoriscono il
riprodursi di tensioni, dall’altro innescano la genesi di meccanismi di
compenso a livello generale corporeo quali, a titolo esemplificativo, la
variazione dell’equilibrio del cingolo scapolare, con la conseguente
compressione della zona di deflusso del dotto linfatico a livello delle
succlavie.
Ovviamente in questo articolo
non è possibile approfondire in maniera esaustiva un argomento così complesso,
ma ciò che vorrei enfatizzare è l’importanza dell’equilibrio
somato-emotivo e posturale anche nell’ambito della pratica che l’estetista
quotidianamente esercita sulle proprie clienti.
Che cosa possono offrire la
Kinesiopatia, la Kinesiologia Transazionale o la Terapia Cranio-Sacrale
all’estetista per migliorare la propria capacità di rispondere alle esigenze
della cliente?
Innanzi tutto un modello
interpretativo e “diagnostico”, oltre a strumenti pratici di lavoro, che le
permettano di interagire in maniera efficace sui modelli compensatori che sono
presenti nel corpo. Ogni giorno, nei trattamenti che sono effettuati presso il
Centro di Kinesiologia Transazionale e nei centri ad esso collegati in cui sono
utilizzate queste tecniche, nonostante le
nostre finalità non siano sicuramente estetiche, vediamo cambiamenti
significativi anche nell’aspetto “esteriore”; la riduzione del gonfiore,
la maggior turgidità dei tessuti, la riduzione di atonie o inestetismi, anche
se, in un certo senso, sono effetti secondari, ma non per questo
meno evidenti.
Il
“modello disgiunzionale”, che utilizziamo come base interpretativa del
corpo, ci permette di comprendere da dove le compensazioni e le memorie
tissutali generano la disorganizzazione spaziale del corpo; la riequilibrazione
kinesiologica e kinesiopatica ci fornisce strumenti operativi che possono essere
facilmente integrati con tecniche differenti per favorire quel recupero di
un’armonia corporea indispensabile al corpo stesso per esprimere le proprie
potenzialità di “equilibrio”; il ricorso alla delicatezza intrinseca del
“contatto cranio-sacrale”, ci offre lo strumento per eliminare le memorie
presenti a livello fasciale e favorire una maggiore armonia nei movimenti di
naturale espansione e contrazione attraverso cui il corpo esprime la sua
vitalità.
Agendo
attraverso contatti decisi, ma delicati, è possibile inserire, nell’ambito di
un massaggio od un trattamento, tecniche finalizzate a ridurre l’influenza
della tensione sul sistema nervoso, sia centrale sia periferico; liberando le
zone cardine del corpo, quali il cingolo scapolare, l’area diaframmatica e
quella pelvica, possiamo aumentare la circolazione energetica in modo tale da
permettere una migliore espressione della capacità vitale del soggetto;
liberando la base cranica dalle tensioni accumulate nell’ambito degli anni,
talvolta createsi addirittura a livello perinatale, possiamo permettere una
maggior ossigenazione e nutrizione di tutti i tessuti corporei.
La diminuzione delle conseguenze
visibili dello stress, può essere indotta agendo non solo dall’esterno, come
fa professionalmente l’estetista ogni giorno, ma integrando, attraverso una
conoscenza mirata e approfondita dei meccanismi di compenso corporeo, tecniche
volte a migliorare l’equilibrio globale, senza per questo entrare nella
terapia e perdere di vista le finalità e le competenze dell’estetica.
La professionalità, oggi, nasce
sicuramente dalla capacità di
integrare le proprie capacità con conoscenze e discipline che permettano un
approccio globale con le problematiche e le esigenze del cliente, prendendosi
cura sia dell’aspetto sia dell’”essere”.
francesco
gandolfi
francesco.ckt@kinesiopatia.it

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